La lobby dei CPR: una multinazionale fantasma esercita pressioni in Parlamento e fa profitti sui migranti

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Ors Service Ag, una multinazionale fantasma per il territorio italiano perché, di fatto, non è stato possibile reperirne una sede operativa. Nel nostro Paese sarebbe soltanto uno studio di commercialisti dove ha sede legale. Ha però una società di lobby per rappresentare i propri interessi in Parlamento. Quali sono i suoi interessi?

La risposta è tanto semplice quanto inquietante: la gestione con massimo profitto dei Cpr e cioè dei centri che ospitano “temporaneamente” le persone migranti che debbono essere riportati nei paesi d’origine.
Quanto più sono i migranti e quanto più lungo è il periodo di tempo in cui vi sono reclusi, tanto più alti sono i profitti della Compagnia.

La premier Giorgia Meloni e il grande ministro Salvini sono in grado di spiegarci come tutto ciò possa essere compatibile con i loro programmi di governo contro coloro che dall’immigrazione clandestina traggono profitto? Se questa lobby era presente in parlamento anche prima del vostro avvento al governo ci potete spiegare come mai non ve ne siete mai accorti vista l’eccezionale emergenza in atto?
Visto che volete riempire il territorio del nostro Paese di queste strutture orripilanti spendendo fiumi di denaro pubblico, avete reale e diretta conoscenza di quanto vi sto dicendo?
Sapete come vengono gestiti questi centri e in quali condizioni sono costretti a vivervi i tantissimi detenuti senza pena?

Io lo so. Io l’ho visto con i miei occhi, sentito con le mie orecchie, percepito con il mio olfatto. Sono in Senato per mio fratello Stefano, che tra due giorni compie gli anni, e voglio a tutti i costi mantenere la mia promessa di occuparmi dei diritti dei più deboli. Tra le altre cose visito a sorpresa carceri e Cpr.

La resa dello Stato alla disumanità

Sono stata al Cpr Ponte Galeria una prima volta a marzo e ho dovuto fare i conti con una realtà terribile. Ne sono uscita in lacrime di fronte alla resa dello Stato alla disumanità di trattamento di persone che, disperatamente alla ricerca di un futuro migliore, anziché trovare la terra promessa, sono cadute in veri e propri luoghi di tortura senza motivo e priva di alcun senso. Come se la tortura potesse avere un qualche senso o ragione.

Vivono in gabbie, talvolta nel loro sterco, senza possibilità di comunicare con l’esterno. Sopravvivono giorno dopo giorno in attesa di poter capire il perché della loro condizione. Sono abbandonati a se stessi e, se si ammalano, è un problema. Sembrano polli in un allevamento intensivo con la differenza che, soffrendo spesso lafame, non ingrassano.

E qual é la soluzione che viene loro offerta dal nostro Paese? La droga per dimenticare.
La droga per non pensare, la droga per cancellare ansie e dolori. Vengono loro somministrate quantità industriali di psicofarmaci per farli star buoni, «perché così non disturbano». Tutto ciò viene praticato al 90% di quei detenuti senza pena. Sono entrata in
quel luogo orribile e di incommensurabile sofferenza munita di telecamera. E tutto documentato.

Ministro Salvini, si tolga quel crocifisso di dosso. Presidente Meloni, i Cpr vanno contro la legge degli uomini e contro la legge di Dio. Solo degli sprovveduti possono credere che il business dell’immigrazione sia solo quello degli scafisti. Lo abbiamo in Parlamento e ciò sarà fino a che non porrete fine a tutto questo.

Ilaria Cucchi


Articolo pubblicato per la prima volta sabato 30 settembre su La Stampa

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