Sinistra Italiana Roma metropolitana: la residenza è un diritto

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Dopo il I, il II e il X Municipio, anche nel XIII è stata approvata la mozione sulla deroga dell’art. 5 della legge n. 80 del 23 maggio 2014 che stabilisce che “chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non possa chiedere la residenza né l’allaccio delle utenze”.

Un articolo che condanna chi occupa un alloggio per necessità ad essere escluso dai più elementari diritti costituzionali.

Senza residenza non è possibile votare, accedere ai servizi di assistenza locali, ottenere il reddito di cittadinanza o di emergenza, fare richiesta di assegnazione di un alloggio popolare, iscriversi ai centri per l’impiego, aprire una partita I.V.A. e tanto altro.

La mozione, che porta la prima firma del consigliere di Sinistra Italiana-SCE Luigi Cagnazzo , e firmata dai capigruppo della maggioranza ha ottenuto una significativa adesione, in essa si chiede al Sindaco di utilizzare la deroga all’applicazione dell’art. 5, come è previsto nel comma 1 quater dello stesso articolo e farsi promotore per la completa abrogazione. Ora la parola spetta al Comune e al Sindaco, noi continueremo a sollecitare e a batterci.

Sinistra Italiana Roma Area Metropolitana

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L‘articolo 5 della legge Renzi-Lupi nega la residenza a tutti coloro che vivono in un’occupazione o abitano in una casa senza averne il titolo. Un provvedimento che in questi anni ha avuto effetti durissimi verso fasce della popolazione a forte rischio marginalizzazione e più povere. Il diniego della residenza infatti porta con sé l’impossibilità di allacciare le utenze, di poter iscriversi a un medico di base e di iscrivere i figli a scuola, solo per fare alcuni esempi. Ha costretto moltissime famiglie a peripli burocratici per ottenere una residenza fittizia, o le ha viste costrette a prendere residenza magari in luoghi lontani da dove si abita davvero con tutte le connesse difficoltà.

Ma l’articolo 5 prevede la possibilità per i sindaci di derogare al diniego della residenza. Ora Roma potrebbe seguire la via di Palermo, che ha scelto di derogare per tutti coloro hanno i requisiti per accedere a una casa popolare, con una deroga praticamente generalizzata alla legge. È previsto per questa settimana il depositi di una mozione in questo senso da parte del consigliere del Partito Democratico Yuri Trombetti, che è anche il presidente della commissione che si occupa di Politiche Abitative. “È una disposizione di legge che dopo anni di applicazione possiamo dire che aggrava le situazioni di disagio sociale, in particolare per le famiglie con minori a carico o dove sono presenti portatori d’handicap o cittadini con gravi problemi di salute”, spiega a Fanpage.it Trombetti, che aveva annunciato in un’assemblea del sindacato Asia Usb a Tor Bella Monaca l’intenzione di presentare la delibera. “La deroga all’articolo 5 serve a tutelare diritti essenziali dei cittadini – aggiunge – Questo non vuol dire una sanatoria generalizzata per chi occupa un’abitazione o uno stabile, sono due questioni che non vanno confuse”.

La richiesta di cominciare il superamento dell’articolo 5 a cominciare dagli enti locali arriva da anni da parte dei sindacati degli inquilini, ma anche dalle associazioni che si occupano di tutela dei diritti umani e di povertà. L’associazione Nonna Roma in particolare ha presentato alle forze politiche la proposta di quattro delibere che riguardano i diritti di chi vive in strada o si trova in emergenza abitativa, una delle quali riguarda proprio la deroga della legge laddove prevede il divieto della residenza.

articolo pubblicato su https://www.fanpage.it/roma/a-roma-una-mozione-del-pd-per-superare-larticolo-5-che-nega-la-residenza-agli-occupanti/

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