Siamo indignati, sconcertati, angosciati per le migliaia di persone che stanno fuggendo per non morire sotto i bombardamenti; siamo angosciati nel vederli rifugiati nei tunnel delle metropolitane, nel vederli piangere disperati di fronte alle loro case distrutte.
Siamo tutti Ucraini!
Siamo indignati, sconcertati, angosciati per l’invasione di una nazione libera, per la guerra alle porte di casa nostra e perché Putin minaccia ritorsioni atomiche contro chi interferirà.
Siamo tutti Ucraini!
Io, però, non sono Ucraino, sono un essere umano che si indigna, si sconcerta e si angoscia perché, solo a partire dal secondo trimestre del 2021, le guerre in atto hanno provocato oltre18.000 morti di cui 5.000 civili (fonte Armed Conflict Location & Event Data Project); perché oltre 2 milioni di bambini muoiono ogni anno per malattie e malnutrizione, 1 ogni 15 secondi e quasi sei milioni, sotto i cinque anni, soffrono la fame, il 50 per cento in più rispetto al 2019 (rapporto ‘Emergenza fame’ di Save the Children); perché sono oltre 17.800, di cui quasi mille solo nel 2021,gli uomini, le donne e i bambini morti o dispersi nel Mediterraneo Centrale dal 2013 (dati delle Nazioni Unite); perché dallo Yemen all’India, dell’America centrale al Sahel africano, circa un quarto della popolazione mondiale deve far fronte a un’estrema carenza d’acqua che alimenta conflitti, disordini sociali e migrazioni secondo il World Economic Forum.
Sono un essere umano che si indigna, si sconcerta e si angoscia per i 20,9 milioni di persone in tutto il mondo che, nel 2011, sono state vittime di lavoro forzato, lavoro coatto, lavoro minorile forzato, schiavitù compresa quella sessuale (dati ufficiali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, agenzia delle Nazioni Unite incaricata di affrontare le questioni relative agli standard lavorativi, all’occupazione e alla protezione sociale).
Sono un essere umano che si indigna, si sconcerta e si angoscia perché si costruiscono muri per respingere i profughi e i disperati causati dalle guerre, dalle crisi climatiche che questa economia capitalista mondiale sta provocando, dallo sfruttamento delle ricchezze minerarie che impoveriscono intere nazioni e sterminano intere popolazioni come in Brasile e in Congo.
Sono per la pace, per tenere la Nato fuori dall’Italia e dall’Europa, per uscire dall’Alleanza Atlantica; sono contro le super potenze: Usa, Russia, Cina che pretendono di essere i gendarmi del mondo solo per avere più vantaggi economici. Sono per il disarmo planetario, ben sapendo che l’industria delle armi e le guerre rappresentano il vero business mondiale.
E poi sì, sono furibondo per l’invasione dell’Ucraina e sono angosciato per le sorti del popolo ucraino e sono spaventato.
Però sono un essere umano indignato, sconcertato e angosciato per quello che succede nel mondo e quindi sono Ucraino, certo, ma anche Afgano, Palestinese, Yemenita, Curdo, Brasiliano, Tailandese, Indiano, donna, bambino, LGBTQIA profugo, migrante ….
Marco Veronesi