Una candidatura che offende le donne: lanciata una petizione

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Questo il testo di una petizione, lanciata su Change.org, contro la candidatura di Berlusconi alla presidenza della Repubblica.

Noi, donne firmatarie di questo appello, non volevamo proprio crederci, credevamo che la decenza, quel nuovo senso della nostra dignità di cittadine e cittadini faticosamente riguadagnato in questi ultimi mesi, la distanza anche elettorale che si era instaurata tra lui e il paese, ci ponessero al riparo dall’enormità che la candidatura di Silvio Berlusconi rappresenta.

Ci indigna che essa non venga energicamente respinta e tolta di mezzo, senza alcuna ombra di dubbio. Un uomo che ha dimostrato la totale mancanza di etica, di senso del servizio pubblico e che ha ripetutamente offeso la dignità femminile non può essere preso in considerazione.

Non ci interessa qui ripercorrere i guasti che un tale personaggio ha prodotto nel corpo vivo della nostra democrazia ma certamente dobbiamo ricordare la mercificazione costante del corpo femminile che ha praticato e promosso nell’ambito di un indecente sistema di scambio prostitutivo tra potere, denaro e sesso. Anche il Parlamento è stato sacrificato sull’altare delle sue innominabili tresche da cui pure sua moglie ha dovuto pubblicamente prendere le distanze.

Qualcuno ci vorrebbe rassicurare sull’improbabilità della sua elezione. Tuttavia quel che noi chiediamo non è tale rassicurazione che si basa su conteggi e alleanze, bensì che si dichiari questa candidatura irricevibile. Non vogliamo attendere le manovre della diplomazia partitica. Non c’è posto per tentennamenti, cortesie o, peggio, maneggi diplomatici. Non vi riponiamo nessuna fiducia.

Quel che pretendiamo dalle forze politiche è un’operazione di verità.

37.596 hanno firmato. Arriviamo a 50.000.

Petizione lanciata su change.org da Tiziana Plebani

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